Un’altra stagione è iniziata !

Pelle nera. Facce nuove.
Sorridi.
Un abbraccio alle vecchie compagne.
Stringi la mano a tutto lo staff e dai una pacca sulla spalla della più giovane, mentre uno dei dirigenti si rivolge a te con la sua classica battuta, quella che ti fa sempre.
E tu ogni volta ridi.
Di pancia (o forse per finta? ).

L’odore dello spogliatoio.
Non è un granché.
Ma ti accompagnerà per tutta la stagione ed è meglio che ti ci abitui, il prima possibile.
Le luci del palazzetto si accendono, le scarpe iniziano a grattare il parquet e intanto riconosci l’eco delle voci proveniente dalla palestra.
Perché puoi allenarti in Val d’Aosta o in Molise, non importa, quel rumore non cambia mai.

Le prime carezze sul pallone, ruvido, rotondo, perfetto.
Il primo contatto con la nuove divise.
Intanto una compagna sta preparando il primo scherzo.
Magari alla giocatrice straniera, lei è la più alta di tutte, potrebbe raggiungere i due metri di altezza ma giusto così.
Fatela sentire sin da subito parte del gruppo.
Nel bene e nel male.
Un gavettone.
Oppure le scarpe nascoste nel magazzino, dietro i materassini.
“Where are my shoes?”.

Tutte in cerchio, a metà campo.
Senti il respiro delle compagne mentre parla il coach.
Cominci a correre.
Il gruppo si compatta.
Trovate il ritmo, quello giusto, dopo qualche minuto, forse ci mettete più del dovuto ma lo fate insieme.
Ed è quello che conta.
Due risate. Quattro chiacchiere.
Da lontano una voce.
“Acceleriamo”.
La odi, nel senso di odio. Ma esegui, come le altre.
Il fiato si accorcia.
Le gambe, le ricordavi più toniche. Come tutto il corpo, fino a qualche mese fa era molto più flessibile.
Una volta ci arrivavo, com’è che non riesco più a toccare la punta del piede con la mano mentre mi allungo?
Ci arriverai presto, ma questo già lo sai.

Il capitano applaude.
Lo fai anche tu. Lo fanno tutte.
Le mani, una sopra l’altra, al centro.
Parte il saluto, quell’urlo di battaglia che vi accompagnerà in ogni allenamento.
In ogni partita.
All’inizio, alla fine e nei momenti più difficili.

Sissignori, un’altra stagione è iniziata.