OH CAPITANO, MIO CAPITANO!

Non potevamo che chiederlo a Giulia Colombo, il bilancio finale della stagione prima del rompete le righe definitivo, di fatto già avvenuto alla fine del campionato, dopo la salvezza diretta ottenuta grazie alla vittoria all’ultima giornata contro Acciaierie Val Bruma Bolzano, 68-57. In fondo, Giuly Fly, capitano e veterana del gruppo con i suoi 28 anni, è un po’ il simbolo di un’annata che si è conclusa con il sorriso per Carosello Carugate, il suo, ovviamente, ma anche quello di tutte le sue compagne. Perché se c’è da trovare il primo aspetto positivo della stagione 2018-19, è senz’altro quello del gruppo,  che sin dalle prime sedute di allenamento si è rivelato unito, affiatato. Un gruppo che ha saputo poi consolidarsi nel corso della stagione senza mai sfilacciarsi. Sicuramente, una delle armi segrete della squadra, che non ha mai mollato anche nei momenti peggiori proprio grazie all’affiatamento delle ragazze. In questo senso, il lavoro di Giulia, nello spogliatoio è stato fondamentale, così come anche la sua crescita in campo, specie nel girone di ritorno, dove ha segnato il doppio dei tiri da tre punti rispetto all’andata, con un impiego sul parquet sempre più continuo e costante, sia come ala piccola, sia come ala forte tattica: “Per me è un bilancio relativamente positivo. E’ ovvio che evitare i playout, trovando la salvezza diretta, è stato un traguardo per Carugate. E’ anche vero che il nostro era un roster dotato di grande talento, soprattutto il quintetto base.
Ci stai per dire che potevate puntare a qualcosa di più importante?
Non nascondo che a un certo punto del campionato ho creduto di poter arrivare tra le prime otto. Forse ci è mancata un po’ di esperienza, un po’ di abitudine a giocare partite decisive, e quindi un po’ di cinismo. Peccato.
C’è una gara che più di tutte le altre avreste potuto e dovuto giocare meglio?
Senz’altro quella in casa contro la Itas Alperio Bolzano. Era la terzultima giornata, avevamo ancora poche chances per agguantare i playoff, volevamo ugualmente provarci e l’abbiamo fatto. Purtroppo nel terzo quarto siamo letteralmente crollate fisicamente e psicologicamente. Un crollo che abbiamo pagato anche la partita successiva, quella persa a Varese, contro una squadra già retrocessa.
A questo punto citiamo anche la partita che ti ha regalato più emozioni.
Te ne dico due: la trasferta di San Martino e la partita in casa successiva contro Ponzano. Due vittorie importantissime che ci hanno permesso di allungare il passo nei confronti delle inseguitrici della zona salvezza, ma anche di poter sognare un finale di stagione ai playoff. Inoltre, in entrambe le partite ho chiuso in doppia cifra. Io che segno sempre pochino, una soddisfazione!
Con statistiche eccellenti, peraltro. In quelle due gare 8-10 al tiro!
Guardo poco i numeri di solito. Diciamo che ero particolarmente ispirata. Anche se la mia dote migliore resta la difesa, che è la parte del gioco che interessa di più a coach Cesari, un altro che conosco fin troppo bene.
Come vedi la prossima stagione?
Sto discutendo il rinnovo ma ho buone sensazioni. Qui per me è come stare a casa, sono stata felice di tornare dopo gli anni a Lodi, ho ritrovato tante vecchie facce a cui sono legata. So che la società vuole confermare la maggior parte del gruppo e questo è uno stimolo per noi tutte.
Non solo: è arrivata anche Schieppati.
Un’altra vecchia conoscenza che sono felicissima di ritrovare. Lei è una grande, sono sicura che si inserirà presto e senza problemi. Con Schieppa ho condiviso i momenti splendidi della promozione in A2, e non solo!
Cos’altro serve secondo te per migliorare il roster?
Credo serva qualche rinforzo sotto canestro, e l’arrivo di Veronica direi che casca a fagiolo. Ma molto dipenderà dai miglioramenti che riusciremo a ottenere noi tutte come squadra nel corso della stagione.
Se migliora la squadra, cambiano gli obiettivi?
Dato il risultato di quest’anno, sarebbe bello stavolta riuscire a puntare ai playoff! E sia mai che si arrivi in finale!